Partiture del silenzio nell'attimo della sospensione. Indagine complementare a due voci sulla soglia dell'attesa. Per entrambi è come schiacciare il tasto PAUSE. Lo smalto di Maurizio Barbieri fissa sulla tavola uno spazio privato della presenza, fornendo una visione compatta ed introspettiva. Bruna Marenzana ferma il movimento dei corpi con uno sguardo periferico ed analitico che si serve dell'olio come strumento di elaborazione della riflessione.
L'esordio di Stefano Mosto nelle cisterne della galleria. Piccoli mondi di carta, scenari immaginari, cammini esistenziali leggeri trovano soluzioni estetiche sorprendenti in una perfetta fusione di techne e coscienza.
Un'atmosfera emozionante e suggestiva per queste architetture minime che recuperano materiali e memorie.
Nelle suggestive cisterne della galleria una riflessione immersiva sulla migrazione come momento esistenziale dei popoli, passaggio, identità.
Un incontro fra linguaggi diversi sostenuto da un rapporto reale di amicizia. La comune ricerca sulla frammentazione della luce trova esiti decisamente personali in ciascuno dei tre artisti in mostra. Un dialogo sul paesaggio contemporaneo appassionato,
magico, coinvolgente.
Nell'ambito del focus sugli illustratori genovesi Lazzaro presenta due visioni femminili della città: Simonetta Gherardelli che sintetizza nei suoi cieli e tetti il sogno dei poeti e Chiara Gennaro con le
sue costruzioni giocose e colorate.
Il mondo fantastico di SMASA (Sergio Masala), danza in una parata di lavori realizzati negli ultimi vent'anni. La tenerezza gioca con il mostruoso con abile genialità accendendo la fantasia non solo dei bambini.
DUDDU
L'onda e altre storie giapponesi
Una piccola mostra di DUDDU (Giacomo Bonino), illustratore genovese noto per le sue vivaci trasposizioni della realtà in un mondo popolato da rane. Una pregevole serie di chine e acquerelli che reinterpretano L'onda di Hokusai e alcune scene tratte dalle più note xilografie dei maestri giapponesi Ukiyo-e.
Una città sospesa, volante. Una moltitudine di storie, intimità, relazioni. Abitazioni oniriche che custodiscono e confortano. Un'installazione di Yamina Naili
Nostos è un work in progress, un’indagine che procede dentro questo tempo, attraverso il dialogo fra artisti con provenienze, età e linguaggi diversi. Un progetto articolato in più fasi nel tentativo di interpretare i cambiamenti condividendo visioni e prospettive. Nostos è un'idea di Maria Laura Bonifazi e Giulia Giglio
