Il Secolo XIX News

Un Natale con l’arte nella galleria Lazzaro di piazza San Matteo

MariaLaura Bonifazi nella galleria d’arte Lazzaro con un quadro della serie “AtmosfeRane” di Giacomo Bonino. Sullo sfondo, le opere di Arcangelo Leonardi

Mostre personali di Arcangelo Leonardi e Gabriel Mazenauer, fino al 19 gennaio. E tante altre opere, tra cui le intime cianografie di Alice Serafino22 DICEMBRE 2019Genova – È prolungata fino al 19 gennaio la doppia mostra inaugurata a novembre nella galleria d’arte contemporanea Lazzaro. Nei locali di piazza San Matteo 17 due personali dedicate alle opere di Arcangelo Leonardi e Gabriel Mazenauer. Due diversi percorsi nel cuore del processo creativo. Da una parte, con la ricerca plastico-visuale di Leonardi si procede nell’esperienza geometrica del razionalismo psichedelico del nostro passato prossimo (anni Settanta). Dall’altra, con le sculture in rame di Mazenauer, ci si interroga sul senso dell’equilibrio e dell’intreccio in un gioco di rapporti – apparentemente astratti – con le forme labirintiche dello spazio urbano genovese.  “Processi ’70”
«L’armonia compositiva di Arcangelo Leonardi, muove dal concetto di segno-spazio alla conquista del vuoto e della “quinta dimensione”, si legge all’ingresso della mostra. E si viene immersi nella cultura artistica che fu, post-sessantottina: la ricerca del “multiplo” per garantire una fruibilità orizzontale dell’arte, l’attenzione rispetto alla materia, la scienza, la densità di un futuro carico di forme, luci e promesse. «Luce e movimento dell’arte figlia di un tempo che aveva una chiara idea della modernità e una ferma fiducia nel futuro, che usava la tecnologia per generare, grazie ai multipli, un’esperienza estetica accessibile a un numero maggiore di persone, che aveva ciò che la nostra società ha perso, la scienza come stella polare», scrive il critico Pier Paolo Rinaldi. 

“Processi ’10″Con Mazenauer il discorso è diverso. Qui si è di fronte a opere realizzate durante la sua recente residenza artistica genovese (2019). «Sono sculture che mimano quasi un segno grafico, risultato di un’indagine del materiale che le compone e dello studio delle possibilità combinatorie degli elementi che ne fanno parte  – osserva Pier Paolo Rinaldi – Sono tratti di tubo e giunti dello squillante colore del rame, metallo che nel processo dell’artista scarta dal quotidiano verso l’alto, così come il minerale che diventa pigmento da unire al legante prima della stesura sulla tavola antica. La quotidianità del materiale viene negata dall’aspetto quasi barocco che prendono gli elementi combinati da Mazenauer, senza sconfessare il vincolo della loro forma industriale e predeterminata, assumendo una forma che muta all’occhio dell’osservatore che si muove nello spazio che le circonda. Gli elementi giustapposti (i cubi, le barre, i blocchi rettangolari) sono disposti dall’artista in un equilibrio formale, un ritmo diverso per ciascuna serie di opere, un’atmosfera diversa per ogni materiale che li compone».

Altre opere esposte in galleria
«Per le feste natalizie la galleria sarà aperta fino al 24 dicembre, alle 20 – dice la direttrice di Lazzaro, Maria Laura Bonifazi – Tante le opere esposte: i “Mundos” di Maurizio Melis Roman, gli “Angeli“, “I Silenzi del Mare” e i “Solki dell’Anima” rossi/natalizi di Giovanni Ronzoni. Trovi le piccole grandi vedute di Carlo Firullo, i teatrini Raku di Sonia Scaccabarozzi, i gioielli di Francesca Ansaloni Wunder Camera. Trovi tantissime cianografie e rayografie di Alice Serafino in diversi formati, la street art di GeometricBang, Zed1, Gusinu. Non perdetevi i primi 18 lavori di “AtmosfeRane” la serie workinprogress di Giacomo Bonino ambientata a Genova».

Una delle cianografie di Alice Serafino