Flavio Di Renzo

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Flavio Di Renzo

Flavio Di Renzo

N F T

Come corpi immersi nel mondo fenomenologico, gli individui continuamente lo percepiscono e al contempo lo plasmano. In un universo concepito in questo modo, la fotografia si rivela come un
prodotto di sintesi tra esperienza reale in un mondo fisico esterno e
il sentimento emotivo astratto all’interno di ognuno di noi.
In altre parole:

“l’Artista, soggetto protagonista della narrazione,
è colui che restituisce nel mondo il frutto di una rielaborazione,
grazie alla quale l’opera d’arte si configura come
un elemento capace anche di cambiare di segno
ad un’esperienza nel mondo sensibile.”
Osservare un’opera d’arte di ogni genere non è un’azione passiva,
al contrario, il messaggio che ci è dato, viene arricchito dalle nostre
esperienze più intime e personali: l’opera fotografica vive, attraverso
gli infiniti significati, le modificazioni soggettive, che si aggiungono
di volta in volta al significato originario.

“Il momento dell’arte è un’occasione per meditare
su noi stessi e sul mondo che ci circonda.”
F. Di Renzo.
Di Renzo vuole arricchire questa esperienza con le tecnologie della
Realtà Aumentata e gettare uno sguardo sulle infinite possibilità
celate nello spazio reale.
Ad oggi il gesto d’arte non può più essere considerato autonomo
e monodirezionale ma si dirige in svariate direzioni, stratificate, e
mutevoli nel tempo e nello spazio. Di Renzo si serve, come nel caso di
“Echo”, di una rielaborazione di un fenomeno acustico per condurre
l’opera fotografica ad un livello multidisciplinare e trasversale.

LAGUNA PRIZE

P  I  U’

PIÙ è un simbolo matematico, ma anche un modo di intendere la vita aggiungendo coraggio, valori, forza. Quando la natura ci mostra tutta la sua potenza e noi ci sentiamo impotenti e fragili, quando la terra frana sotto i nostri piedi, quando gli eventi ci travolgono. In tutte quelle situazioni in cui per fronteggiare gli accadimenti è richiesto di impiegare tutta la nostra volontà. E’ il momento di recuperare le proprie radici, di ritornare a casa. Tutto cambia ma ciò che conta resta.

La mia Terra, l’Abruzzo, le mie radici raccontate attraverso il corpo di mia nonna Lena che si trasforma in paesaggio. Panorami idilliaci scossi dai terremoti che segnano vite e territori. Più vita, più cuore, più emozione. Più oltre il vuoto che ci abita.

La storia di nonna Lena che si sviluppa attraverso i suoi ricordi. Immagini della terra d’Abruzzo, della sua casa, di un territorio amato e da cui si è sentita tradita durante il terremoto. Ma questa donna, come il suo ulivo non si è mai arresa: la pandemia, la perdita del marito a causa del Covid, la solitudine di rapporti personali sempre più rarefatti, non hanno scalfito la sua personalità. Ed oggi a chiunque ascolterà la sua storia insegnerà a rinascere ogni volta. Ogni scossa, ogni crepa, ogni ruga, ogni dolore, sono una personalizzazione con il paesaggio rimanda al coraggio, alla resilienza, alla forza e longevità come quel tronco d’ulivo rimasto alle generazioni future.

PIÙ è una serie di 9 fotografie fine art che utilizzano la realtà aumentata per svelare ulteriori contenuti video. Le colonne sonore originali dei video sono state realizzate da O To Stella

Arte che genera arte stimolando una esperienza artistica multilivello.

i n   e q u i l i b r i o   s u l   c o n f i n e

FLAVIO DI RENZO | biografia

Artista multidisciplinare e direttore creativo: dalla performance alla fotografia, ha lavorato per il Conservatorio Giuseppe Verdi, per la Scuola Paolo Grassi, con l’Accademia Nazionale di Roma, Disney, Ferrero.

Il progetto Tra Apparenza e Inganno vince la borsa di studio al merito per il master di S. Lelli e R. Masotti in fotografia avanzata IED. Durante il corso realizza il progetto In Equilibrio, sul Confine, supportato dalla rivista “Il Fotografo”.

Specializzatosi in Augmented Reality presso IDI, fonda SlashFolder, uno studio collaborativo di artisti all’interno del quale mette a punto opere in divenire ed una galleria virtuale che sfrutta le tecnologie VR per sperimentare metodi espositivi originali. Con l’applicazione SlashFolderAR da lui ideata la Realtà Aumentata espande l’immagine sul piano cinetico e l’opera assume la capacità di mutare nel tempo.

La serie di scenofotografia PIÙ, realizzata con il patrocinio della regione Abruzzo, partecipa al MIA Photo Fair con RED LAB Gallery: Artribune, lo cita tra i 10 Stand più interessanti della manifestazione. Ha conseguito inoltre le menzioni d’onore al Monochrome e Annual Photo Awards. PIÙ è il primo progetto editoriale completamente in divenire, basato sul format e sulla tecnologia messi a punto da Di Renzo.

Di Renzo collabora attivamente insieme al dott. Pier Giuseppe Carando, mettendo a disposizione le sue competenze sulla realtà virtuale nella cura dei pazienti affetti da balbuzie. Lavora al progetto Emikrania, dal percorso espositivo che indaga sul disturbo che lo ha portato a perdere parzialmente la vista, alla realtà aumenta come strumento diagnostico per i pazienti affetti dalla stessa patologia.

Insieme all’artista Marco Marezza espone con il supporto della Regione Abruzzo e l’Associazione Terrautentica presso l’Abbazia medievale di San Bartolomeo per promuovere iniziative d’arte per il suo territorio.

Tra le mostre più significative L’Uomo e la Città a cura di Chiara Ferella Falda per Superstudio13.

Nel maggio 2022 ha partecipato alla Genova Design Week 2022 nella collettiva Caleidoscopio Suono/Luce/Tempo curata da Fortunato D’Amico e Chiara Ferella Falda.

Partecipa a Looking for Art, a Palazzo Borromeo a Milano dal 5 ottobre 2022.