Paolo Lorenzo Parisi
Donne al Mare >NEW!!
Genova 1956
Inizia da autodidatta, frequentando negli anni ’90 i punti di ritrovo degli artisti genovesi: sarà determinante per la sua crescita artistica l’incontro con Milena Milani che lo introduce nel circuito delle gallerie. Importante è senza dubbio l’esperienza con Rosa Leonardi e con Bruna Solinas e le numerose partecipazioni alla Galleria Studio 44. Suoi lavori sono stati battuti all’asta e sono presenti in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.
La necessità di espressione di Parisi prende spazio nel campo della pittura e dell’arte concettuale, attraverso l’uso del ready made, dell’assemblaggio, della manipolazione digitale, con un intento fortemente critico e spesso di denuncia. Attraverso una poetica ricca di ironia finalizzata alla riflessione, Parisi attrae lo spettatore sorprendendolo, inducendo uno shock con l’obiettivo di fare luce su messaggi distorti e condizionamenti quotidiani: un intento provocatorio spesso legato alle questioni dell’arte e il suo mercato, ma anche di tipo politico e religioso, contro ogni tipo di guerra e fanatismo, dominazione e consumismo. Culle, torte, orsetti, madonnine, guanti di lattice: innumerevoli sono i media di cui si serve per tenere vigile la coscienza, in una coraggiosa proposta contemporaneamente laica e spirituale.
Donne al mare
Le “bagnanti” di Parisi si ispirano alle “demoiselles” di Picasso, a Cezanne, a Manet, alla linea poetica di fine Ottocento dei corpi esposti al sole che in questi box trova una stilizzazione. Nell’uso cromatico il riferimento è alla serialità democratica di Andy Warhol. Il materiale adoperato, il plexiglass, vuole essere la citazione e l’evoluzione del polimetilmetacrilato o perspex che ha trovato largo impiego nella sperimentazione negli anni 70.
Queste scatole sono “culle”, pronte ad accogliere un neo-corpo contenuto. I guanti di lattice di cui sono imbottite sono per Parisi un medium-messaggio: lo strumento con cui vengono trattati corpi inermi dalla nascita alla morte, in maniera asettica e con modalità usa-e-getta sono la metafora di un sistema che manipola a proprio fine identità e storie fatte di dati sensibili e personali. Con senso critico e di denuncia, senza mai perdere l’ironia e con forte senso estetico, Paolo Lorenzo Parisi usa i guanti di lattice in sculture e installazioni dal 2004.
"Oro Blu. La guerra santa", 2009 manipolazione fotografica digitale, cm 50x50 ANTICORPI, 2020, fotografia, manipolazione digitale, tiratura1/5 +P.A. cm28x41, serie realizzata in 12 colori Anticorpi - PARISI 1 "Ruota", 2019, plexiglass e guanti di lattice, cm 50x50x11 Anticorpi - PARISI 2 RIPARTIRE, 2020, paletteschiacciamosche, paletta per offerta d'asta, plexiglass, cm82x122x7,5 "Donne al mare. Culle", 2019, plexiglass e guanti di lattice, cm35x50x5 CERVELLI IN FUGA, 2009, triciclo, accetta, plexiglass cm 86x85x67 "Oro Blu. La guerra santa", 2009, Cartuccera, madonnine, plexiglass, cm43x82x28 2011, manipolazione digitale, tiratura 1/5 +P.A.cm14x44 2011, manipolazione digitale, tiratura 1/5 +P.A. cm14x44 2011, manipolazione digitale, tiratura 1/5 +P.A., cm30x40